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Salute

Come uscire indenni emotivamente e fisicamente dalle festività

Posted: 26/12/2020 alle 2:28 pm   /   by   /   comments (0)

Durante il periodo prefestivo, veniamo bombardati da sconti, slogan, promozioni su tanti alimenti non sani; pertanto, festività natalizie e dieta, sembrano non andare d’accordo.
Ma non demoralizziamoci, né però giustifichiamoci, perdendo di vista noi stessi, con il rischio di ritrovarci poi, più tristi di prima e più appesantiti.
Spesso sento dire “ormai penserò alla dieta dopo il Natale, ci si rivede a gennaio.. un po’ come si dice “ormai è weekend, mi rimetterò in carreggiata da lunedì…
In realtà, non c’è un momento giusto per iniziare, e non esiste neanche un periodo più difficile o facile per mangiare bene senza mettere su peso.

Vi è mai capitato ad esempio di pensare di ingrassare durante una vacanza e invece tornare non solo più belle, riposate e luminose ma magari anche più asciutte?
L’atmosfera vacanziera e l’aria “non di casa” che respiriamo (magari iodio se siamo al mare) unito ad un maggiore movimento, serenità, tempo a disposizione, ci portano indubbiamente a mettere in circolo la serotonina, l’ormone della felicità.
Dopo mesi trascorsi chiusi a casa o in ufficio, dove viviamo una nostra routine, talvolta noiosa e limitante, accumuliamo indubbiamente stress, mettendo in circolo l’ormone che ostacola il dimagrimento, ovvero il cortisolo.
Stare bene con noi stessi, anche mangiando in maniera più libera e rilassata, in determinati contesti e situazioni, può invece, contro le false credenze, regalarci quel benessere interiore ed esteriore preziosissimo. E’ perciò possibilissimo restare in forma anche in questo periodo dell’anno e senza troppi sacrifici.

Purtroppo questo, sarà un Natale diverso, anomalo, tutto avrà un sapore diverso, in quanto per la prima volta nella nostra storia generazionale, assistiamo ad un freno alle relazioni.

Ci sono stati certamente dei periodi storici di limitazione e allontanamento (si pensi ai soldati partiti per la guerra o al muro di Berlino, o anche chi vive normalmente relazioni limitanti per via del lavoro di alcuni membri familiari). Nel corso dei secoli ci sono stati più che altro, limiti legati alle possibilità di rifornirsi di cibo ad esempio, per la povertà, ma le relazioni, anche in presenza di povertà erano sempre possibili.

Nella nostra generazione siamo abituati a grandi libertà (tutti oggi possiamo permetterci un viaggio aereo grazie alle compagnie low cost), e a grandi possibilità materiali (cibi e vestiti a portata di tutti).

La situazione presente, dà vita in noi, una sensazione anomala e frustrante, in cui ci sentiamo frenati dal punto di vista relazionale e sociale.

Alcuni di noi si troveranno di certo le tasche alleggerite, e anche una sorta di paura a spendere per il grande punto interrogativo sul domani.

Assistiamo sul mercato a una grande varietà e possibilità alimentare a basso costo che spesso equivale a bassa qualità, tutta la potenzialità nel poter trascorrere festività all’insegna dell’abbondanza, non ha perciò grande importanza in quanto il contesto attuale ci porta una limitazione relazionale e sociale fortissima.
Cosa fare quindi?
Abbiamo diritto più che mai alla normalità.

Dobbiamo però cercare di vedere il lato positivo di questo periodo, concentrandoci non tanto su cosa mangeremo di goloso ma a selezionare la nostra compagnia e i nostri alimenti sani e di qualità.

Cerchiamo di distogliere lo sguardo sulle golosità, portando attenzione sui regali ad esempio, addobbare la casa, comprare qualche vestito luccicante, dei nuovi trucchi e portiamo a tavola piatti sani, gustosi e creativi.

Portiamo selezione e cura di cibo e vini sulle nostre tavole, basate tutte sulla qualità.

Non troviamo quindi un escamotage, volto alla svogliatezza, quest’anno.

Potrebbe essere un atteggiamento pericoloso e mandare all’aria il percorso iniziato da poco.

Chi l’ha detto che non si possano trascorrere dei bei momenti, senza però dover correre ai ripari con più impegno e sacrificio di prima.

E’ possibile infatti, vivere con serenità i piaceri della tavola, ma con misura e autocontrollo, uscendone perciò indenni.

Spesso tendiamo a dimenticare il vero significato delle feste; un momento sacro/religioso/spirituale in cui si ci astiene dalla routine quotidiana fatta di impegni, pensieri, lavoro per ritrovare gioia e serenità e tempo con chi amiamo.

Adottiamo perciò piccoli/grandi accorgimenti da adottare per evitare di incorrere a grandissimi ripari dopo.

–  Non abbondiamo nelle dosi, condimenti o porzioni, cerchiamo di assaggiare poco di tutto, con misura e consapevolezza, in modo da appagare vista e sensi senza esagerazioni
–  Evitiamo se possibile il pane, ci saranno già abbastanza zuccheri e carboidrati sulla tavola
–  Concediamoci panettone o pandoro una sola volta al giorno, evitiamo ad esempio di riproporlo a metà pomeriggio come spuntino, a colazione come merenda o magari per dopocena come momento relax o peggio ancora come sostituto di un pasto
–  Cerchiamo di non arrivare a pranzi o cene affamati o con emozioni negative
–  Continuiamo con le nostre sane abitudini, se in un pasto notiamo di aver perso il controllo, ricominciamo da capo, prendendo coscienza dell’errore commesso senza pero? farci abbattere, chiudiamo quindi la parentesi di “sgarro”.
–  Riempiamo il piatto (piccolo) poco alla volta in modo da servirci con piccole porzioni, ricordiamoci però ciò che ingeriamo (cerchiamo di essere presenti)
–  Cerchiamo di non accumulare avanzi (diamoli piuttosto a qualcuno o cuciniamo il giusto necessario), portarsi avanti degli avanzi con la consapevolezza di doverli riproporre nei giorni successivi non è una buona idea, sia per la qualità che per la varietà della nostra dieta
–  Brindiamo ok, ma non esageriamo con alcol e dolci, cerchiamo di farlo per stare in compagnia ma limitandoci a piccoli sorsi, meglio ancora se durante il pasto, in quanto l’alcol in questo modo si assorbe con più gradualità, per quanto riguarda i dolci, bis bandito.
–  Scegliamo sempre alcolici di qualità come un buon spumante magari Brut, più asciutto, secco e deciso o in alternativa un buon vino rosso.
–  Meglio un panettone che un pandoro (più ricco di grassi) se optiamo per un dolce, facciamolo in casa a base di frutta o farine integrali
–  Per finire il pasto concediamoci un caffè senza zucchero o in caso del tutto eccezionale un limoncello che fornisce circa 45 calorie, una quantità tollerabile per l’organismo una tantum
–  Attenzione a quantità di frutta secca, salse ecc.
–  Possiamo tenere un diario durante quei giorni per tenere sott’occhio il tutto
–  Concentriamoci sui momenti che viviamo e trascorriamo, con chi amiamo, dando meno importanza al cibo, godiamoci e diamo valore alla compagnia
–  E’ vietato pensare a frasi demotivanti quali “Tanto ormai”, Ma è impossibile”, “Mi rifarò dopo”, procrastinare o giustificarsi eccessivamente è controproducente
–  Prepariamo una bella tavola, curiamo la casa, facciamoci belle, ci aiuterà a darci forza e volerci bene
–  Cerchiamo di muoverci più del solito, all’aria aperta in compagnia della nostra famiglia o di chi ci fa stare bene. Una passeggiata in mezzo alla natura, o se possibile in centro città o al mare è un toccasana per il buon umore e per il nostro benessere
–  Siamo grati di quello che abbiamo o con chi stiamo, nulla è scontato, e questo periodo particolare fatto di limitazioni, riflettiamo sul fatto che ogni cosa deve essere presa giornalmente, a piccole dosi, passo dopo passo, successo dopo successo.
Tutto a piccole dosi ricordiamoci, ma con attenzione e qualità.

Dott.ssa Stefania Buonanno – Antropologa, nutrizionista, naturopata