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Salute

Salvati due neonati con l’ECMO: sinergia tra ospedali di Padova, Treviso e Udine

Salvati due neonati: sinergia tra ospedali di Padova, Treviso e Udine
Posted: 16/11/2016 alle 12:45 pm   /   by   /   comments (0)

Ore 9 arriva alla terapia intensiva neonatale dell’Azienda Ospedaliera di Padova – diretta dal prof. Eugenio Baraldi, una richiesta urgente di consulenza da parte della neonatologia di Udine per una neonata di 3 giorni con grave insufficienza respiratoria causata da inalazione massiva di meconio alla nascita. La bambina era già in ventilazione meccanica massimale e, ciò nonostante, l’ossigenazione del sangue non era adeguata. La gravità della situazione dava indicazione al posizionamento immediato di una circolazione extracorporea a membrana (ECMO ExtraCorporeal Menbrane Oxygenation), tecnica di circolazione extracorporea utilizzata per ristabilire un’ adeguata ossigenazione.

 

L’ECMO è una procedura estrema “salva vita”, una sorta di polmone artificiale, che permette di sostituire la funzione dei polmoni facendo circolare il sangue del bambino al di fuori del corpo umano dove viene ossigenato e quindi re-immesso nella circolazione del paziente. Padova è attrezzata da anni e con un team del trasporto neonatale l’unità mobile ECMO composta dal cardiochirurgo pediatra Dr. Massimo Padalino, dal neonatologo Dr. Daniele Trevisanuto dal tecnico perfusionista Dario Fichera e dall’infermiera neonatale Laura Brombin con il supporto del 118 e della Croce Verde parte per Udine. Presso l’Ospedale di Udine, la neonata è stata posta in circolazione extracorporea e quindi trasferita a Padova.

Ore 14 dello stesso giorno, arriva una nuova telefonata dall’Ospedale di Treviso per un caso simile di grave aspirazione di meconio in neonato di 2 giorni già in ventilazione meccanica massimale.
Nell’arco di poche ore, c’era la necessità di posizionamento di due ECMO neonatali in Ospedali esterni.
Non essendo ancora rientrata la prima equipe da Udine, ne è stata organizzata un’altra d’urgenza, grazie alla tempestività della direzione ospedaliera di Padova. In men che non si dica un nuovo team di trasporto neonatale con la seconda unità mobile ECMO – composto dal cardiochirurgo Dr. Vladimiro Vida, dal neonatologo Dr.ssa Paola Lago, dal perfusionista Agostino Ebraico e dall’ infermiere neonatale Gabriele Pennisi è partito per l’Ospedale di Treviso dove il bambino è stato posto in circolazione extracorporea e trasportato a Padova. I 2 neonati dimessi dalla Neonatologia di Padova sono ritornati negli ospedali di Udine e Treviso, in buone condizioni generali cioè respiravano autonomamente per il follow-up, ora sono stati dimessi dagli Ospedali di Udine e di Treviso e entrambi a casa sono in braccio ai loro genitori.

La gestione delle due emergenze è stata effettuata con successo dalla Cardiochirurgia Pediatrica diretta dal Prof. Giovanni Stellin e dalla Terapia Intensiva Neonatale diretta dal Prof. Eugenio Baraldi che raggiunto afferma: “E’ una storia a lieto fine. E’ sempre emozionante poter ridare in braccio ai genitori un neonato che aveva rischiato la vita. Cio’ che mi riempie di orgoglio è, senza dubbio, la professionalità dei medici e delle infermiere del nostro reparto, ma soprattutto l’entusiasmo, la passione e la dedizione per quanto è stato fatto. Questo lavoro con i neonati va al di là di ogni orario e carico di lavoro, per questo ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’operazione”.

La sindrome da aspirazione di meconio grave ha una prevalenza di circa l’1% dei neonati e in alcuni casi è talmente grave da richiedere l’ECMO. Si associa ad una mortalità del 15-20%. Per questa patologia, in un’area come il nord-est, ci si possono aspettare 2-3 casi all’anno con necessità di ECMO. Nell’anno 2015 si erano verificati 2 casi analoghi (ma non nello stesso giorno!) e i neonati erano stati trasportati a Padova dallo stessa equipe della Cardiochirurgia Pediatrica e della Neonatologia padovana con unità mobile ECMO.
In Italia vi sono 3 centri (Roma, Genova e Padova) che sono dotati di trasporto neonatale con unità mobile ECMO in grado di far fronte all’urgenza di gravi insufficienze respiratorie acute del neonato. Il servizio di trasporto per l’emergenza neonatale (STEN) di Padova operativo H24 tutti i giorni dell’anno, è coordinato dal Dr. Daniele Trevisanuto, ed effettua oltre 200 trasporti all’anno, per la maggior parte neonati prematuri.