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Sociale

Piccoli segreti per vivere alla grande.

Posted: 15/10/2011 alle 5:42 pm   /   by   /   comments (0)

“La salute è il primo dovere della vita”. Mai come in questo momento questa citazione di Oscar Wilde ci richiama a quelle che sono le nostre responsabilità riguardo al nostro stato di benessere e prima ancora, di salute!!!

Cosa sta accadendo?

Il sistema sanitario nazionale non riesce più a farsi carico della nostra salute e si avvicina sempre di più lo spettro della privatizzazione, tanto che, già oggi, sono sempre di più i casi in cui  è necessario ricorrere a centri privati per ottenere esami diagnostici in tempi utili, cresce la lista  dei farmaci a pagamento ed è sempre più difficile ottenere esenzioni. Non è più possibile nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di nulla: bisogna reagire

Cosa possiamo fare?

Assodato che piangere, disperarsi e lamentarsi sono pratiche inutili per affrontare i problemi, il modo più giusto per uscire da  questa emergenza è: cercare di non ammalarsi. “Ma che genio”, esclameranno alcuni.
L’affermazione è banale, è scontato che nessuno vuole ammalarsi, il punto è: facciamo davvero in modo che questo non accada?  

Per capirlo basta porsi delle semplici domande:

  1. Quanta attenzione pongo alla mia alimentazione?
    La nutrizione è all’apice della prevenzione, comprenderne i principi ed applicarli garantisce di preservare a lungo lo stato di salute
  2. Pratico attività fisica regolarmente?
    Ormai tutte le organizzazioni sanitarie convengono sull’assunto che praticare attività fisica regolarmente rende efficienti, previene le malattie cardiovascolari e quelle metaboliche, aumenta notevolmente il periodo di autosufficienza.
  3. Mi conosco? So gestire le mie emozioni?
    Uno dei principali fattori di rischio per la nostra salute è lo stress, spesso generato da dalla mancanza di controllo e gestione dei nostri stati emotivi. Approfondire la conoscenza di se permette di comprendere il perchè tante situazioni generano tensione e di scoprire autonomamente il modo di viverle con maggiore serenità, preservando lo stato di benessere.
  4. Quanto tempo dedico all’informazione?
    Oggi, proprio in virtù di quanto esposto, sono sempre di più le istituzioni, le organizzazioni e talvolta anche i privati che si impegnano a diffondere informazioni utili ad instaurare nell’individuo e nella società una situazione di benessere persistente; prestiamo orecchio ai loro messaggi e facciamo da ponte affinchè arrivino prima e sempre più lontano.
  5. Com’è la qualità delle mie relazioni?
    L’uomo è un animale sociale, ha bisogno di vivere in branco, a contatto con i sui simili. Vive di relazione quindi, e quanto più è alta la qualità delle stesse tanto più sarà elevato il suo tasso di benessere.
  6. Quale contributo sto dando al miglioramento della società in cui vivo?
    La salute del singolo non può prescindere dalla salute collettiva, una rosa per quanto bella è forte appassirebbe in un deserto. Corre l’obbligo per ciascuno di curare, oltre che il proprio benessere, quello collettivo, contribuendo alla crescita della società in cui vive. Forse non tutti sanno che “crescita” e “contribuzione” rappresentano due tra i bisogni che l’uomo ha esigenza di soddisfare e quello che all’apparenza potrebbe sembrare solo un gesto altruistico è, in effetti, un ulteriore modo per incrementare il proprio benessere. Osservate chi opera nel volontariato o chi comunque dedica attenzione ad altri, nel 99% dei casi vive col sorriso stampato in volto.

Questi sono i principi del buon vivere che trimestralmente vengono diffusi da “Informa – ecologia del benessere”. Noi abbiamo trovato in esso lo strumento per soddisfare la nostra esigenza di crescita e di contribuzione alla società in cui viviamo e ne traiamo grande soddisfazione sapendo che, sempre più persone, attendono con piacere la sua uscita.