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Motivazione

Cervello: lasciamolo in pace ogni tanto!

Posted: 26/03/2013 alle 8:47 am   /   by   /   comments (0)

Il nostro organo cerebrale ha infinite potenzialità, è risaputo. Non è questa però una giustificazione per oberarlo di stimoli e compiti senza dargli il tempo di “distinguerli ed eseguirli”.

Nel corso della presentazione del libro “Essere o non essere leader” dello Psichiatra e Psicoterapeuta Ferdinando Pellegrino tenutasi a Baronissi il 21 marzo, si è parlato anche del sovraccarico di informazioni al quale sottoponiamo il nostro cervello costantemente, provocando una generale condizione di stress che si estrinseca in manifestazioni psicosomatiche quali mal di testa e mal di pancia.

L’autore del libro ha infatti sottolineato come la caratteristica distintiva di un “leader” non sia un quoziente intellettivo superiore alla media, ma una maggiore “capacità di ottenere vantaggi e gestire le situazioni di stress”. “Oggi – sottolinea lo Psichiatra – non diamo al nostro cervello il tempo di compiere un’azione che lo affatichiamo con altre complementari”. Pensiamo a chi porta con sé e parla non con uno ma con più cellulari,  a chi mentre corre non può fare a meno di ascoltare musica, a chi non riesce a concentrarsi sul presente perché ossessionato dagli impegni successivi. Per non parlare poi del carico di pensieri riguardanti il nostro passato che trasciniamo e quotidianamente lasciamo riaffiorare impedendoci di aprirci a nuove progettualità.

Siamo quindi noi stessi ad “affaticare” il nostro cervello e ad impedirgli di lavorare serenamente. Ciò non vuol dire che non sia in grado di affrontare una pluralità di compiti, ma è opportuno dargli il tempo di riconoscerli e metterlo nelle condizioni ambientali ottimali per eseguirli.

Lasciamo in pace la nostra mente dunque, non bombardiamola di richieste continue e contrastanti. Potremmo iniziare ad essere sinceri con noi stessi, ad auto-analizzarci, a valutare serenamente quali sono le nostre vere preoccupazioni passo dopo passo, senza pensare di accantonarle in favore di migliaia di distrazioni, che non fanno che acuire i problemi.

Per ritrovare l’ equilibrio psichico il dott. Pellegrino, oltre all'”autoanalisi”, suggerisce di ricorrere alla “biblioterapia” ed alla psicoterapia, non più come rimedio da esperire in extremis ma come prassi di prevenzione e salute. 

 

Teresa Maddalo