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Salute

Baby blues o depressione post partum?

Posted: 28/05/2010 alle 1:45 pm   /   by   /   comments (0)

La nascita di un figlio è per la donna un momento molto delicato, che la sottopone a grandi cambiamenti psico fisici. Attualmente, numerosi studi hanno dimostrato che oltre il 70% delle neo-mamme dopo il parto manifestano sintomi leggeri di depressione.

Il pediatra psicoanalista Donald Winnicott chiama baby blues o maternity blues che letteralmente significa “mamma triste” riferendosi allo stato di malinconia che caratterizza i giorni successivi al parto. Tale reazione di lieve entità, è chiamata “malinconia dei quattro giorni” in quanto si presenta quattro giorni dopo il parto. I sintomi sono sbalzi di umore con facile tendenza al pianto, tristezza, ansia, mancanza di concentrazione, sensazione di dipendenza. E’ un disturbo che può sussistere per due settimane ma di cui non bisogna preoccuparsi. Diverso è il caso della depressione post partum, che è un vero e proprio disturbo dell’umore, che può esordire entro sei mesi dopo il parto e perdurare per un anno intero. Predominano sentimenti di tristezza e umore depresso, pianti frequenti, indolenza, stanchezza, disturbi del sonno e dell’addormentamento, irritabilità, tensione e panico, sensazione di impotenza, pensieri ossessivi o confusi, senso di isolamento, tristezza e morbosità, sensi di colpa, ansia, paura e fobie, disordini alimentari e perdita del desiderio sessuale che se non individuata in tempo può peggiorare sfociando in una psicosi vera e propria.

Alcuni studi attribuiscono l’origine della depressione post partum ai cambiamenti ormonali nella donna, in particolare il calo del livello di estrogeni e di progesterone. In realtà ci sono molti altri fattori che concorrono alla sua insorgenza, fattori per lo più di origine psicologica e sociale.

Tra questi bisogna dire che la nascita e l’accudimento del bambino rappresentano fattori di stress in quanto i neonati hanno un bisogno elevato di attenzioni, che assorbe gran parte delle energie della neo mamma che spesso è costretta a rinunciare alle attività che le stanno più a cuore. Si aggiunge il fatto che la donna si trova impreparata ad affrontare il dolore del parto e del travaglio; la difficoltà a riconoscere il suo cambiamento fisico e il suo nuovo ruolo in abito sociale. In particolare il timore per le sue responsabilità imminenti legate al fatto di divenire genitori nell’attuale società la fanno sentire inadeguata al nuovo compito. Tutto ciò compromette la sua autostima e aumenta la sua tendenza ad isolarsi e di conseguenza l’umore diventa sempre più depresso. Tra le cause si possono annoverare relazioni conflittuali con la propria famiglia d’origine, traumi irrisolti, l’aver subito abusi o l’aver avuto di recente un grave lutto in famiglia, lo scarso supporto sociale, la solitudine, le condizioni economiche precarie, vissuti familiari difficili nella storia della madre (che rendono difficoltoso il passaggio dal ruolo di figlia al ruolo di genitore), parto traumatico, perdita di precedenti gravidanze. In caso di depressione post partum può essere utile la presenza di familiari che offre il proprio aiuto alla neo-mamma nei lavori domestici. Anche gli amici potrebbero rivelarsi preziosi mostrandosi disponibili all’ascolto, di modo che la mamma possa condividere le sue nuove ansie e paure affinchè si senta sostenuta nel suo nuovo ruolo. Il parto è una vera e propria iniziazione: si potrebbe dire che la madre rinasce col proprio figlio in quanto avere un bambino significa perdere una parte di se stessi, dire addio alla propria infanzia ed assumere una serie di comportamenti legati al nuovo ruolo. La sofferenza connessa con questo cambiamento richiede attenzione non solo alla mamma, ma alla coppia che si è trasformata in famiglia. E’ importante in ogni caso chiedere aiuto esterno, quando si sente il bisogno senza vergogna rivolgendosi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta, in quanto disordini di tipo psicologico necessitano infatti di un aiuto specializzato, accompagnato dall’amore e dal sostegno dei propri cari. In alcuni casi si sono dimostrati validi anche gruppi di auto-aiuto. Da questo punto di vista, la depressione può rivelarsi un nuovo sentiero che porta ad un miglior modo di essere …

Dott.ssa Manuela Masiello
Psicologa clinica e di comunità