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Salute

Lo Shiatsu e la ricerca dello specchio perduto.

Posted: 10/08/2011 alle 6:25 pm   /   by   /   comments (3)

Spesso mi è capitato di pensare che senza gli specchi nessuno di noi conoscerebbe il proprio viso, i propri occhi, le espressioni che caratterizzano le proprie emozioni, gli stati d’animo. Ed il viso è sicuramente la parte del corpo in cui noi tutti ci identifichiamo maggiormente, ci riconosciamo e riconosciamo gli altri, dagli altri ci differenziamo.

Ma è forse l’unica parte del nostro corpo che non possiamo guardare direttamente con i nostri occhi. Avremmo una visione parziale ed incompleta di noi se non avessimo degli specchi in cui riflettere il nostro volto.  

Ed immaginare di non avere uno specchio e passare la vita senza sapere come è fatta una parte fondamentale della mia identità, mi dà un senso di irrequietezza, di smarrimento, di incompiuto se solo ci penso.

Da questo stesso senso di irrequietezza e di incompiuto, un po’ di anni fa è partito il mio viaggio. Ero alla ricerca di uno specchio che avesse il potere di riflettermi per intero, corpo, mente ed emozioni comprese. Non mi bastava più vedere ciò che avevo visto di me fino a quel momento. Volevo vedere come ero fatta, come ero fatta veramente.

Ho girovagato per un po’, in luoghi più o meno vicini, camminando per strade più o meno asfaltate e provando a riflettermi nei più disparati materiali che trovavo lungo il cammino.

Sono arrivata lontano dal punto di partenza, in luoghi e tempi tanto poco familiari e rassicuranti che mi hanno costretta a tirar fuori parti di me che non pensavo esistessero. Ed allora ho deciso di fermarmi per un po’, in uno di questi luoghi decisamente distante da me.

Ed è qui che ho incontrato lo Shiatsu.

Lo Shiatsu è una tecnica manuale di origine giapponese, che si fonda sul principio della circolazione dell’Energia Vitale lungo una serie di canali detti Meridiani presenti su tutto il corpo umano. Attraverso una serie di pressioni, di tocchi portati sui meridiani e su specifici punti presenti sui di essi, è possibile riequilibrare il fluire corretto ed armonioso di questa Energia Vitale.

Definizione parziale e forse non necessariamente chiara…

Allora che cosa è lo Shiatsu?

Lo Shiatsu per me è uno specchio. Lo Shiatsu è il mio specchio.

Sono entrata nella stanza di quello che diventerà poi il mio Maestro, completamente inconsapevole di ciò che sarebbe stato. Mi avevano detto “ non è un massaggio, non è una terapia, non è analisi, non è una tecnica di rilassamento, non è una filosofia, non è.. non è.. non è…”. Cosa mi dovevo aspettare? Io stavo solo cercando uno specchio?

Ricordi: sono in tuta, rimango vestita, mi sdraio su di un materassino per terra (che poi impererò a chiamare correttamente Futon). Lui si siede accanto a me. E appoggia la sua mano lievissima ma presente su un punto preciso del mio corpo (un punto qualsiasi, un punto che per un altro potrebbe essere totalmente insignificante)… Oddddiooo!!! No, non voglio. Non voglio che tu tenga quella mano lì. Toglila!!! Immediatamente!! Ovviamente tutto ciò avveniva nella mia mente, non osavo dire nulla. Mi avrebbe presa per matta, pensavo, se gli avessi detto che non poteva toccarmi in quel punto comunemente tanto insignificante.

Era una persona attenta, ed un operatore sensibile e di grande esperienza per cui tolse, senza che io glielo dicessi, immediatamente la sua mano da quel punto.

Eppure questa cosa mi aveva lasciata sorpresa, destabilizzata, non capivo.. non mi ero mai resa conto di non voler assolutamente che nessuno mi toccasse in quel punto…  cercavo di capire.. rimuginavo, cos’era quel punto?…  Semplicemente (!?) io non volevo sentire che quella parte di me  esistesse, che mi appartasse.

Cosa che il suo tocco, lievissimo, mi aveva costretta a fare, seppur in un decimo di secondo.

Alla nascita si è inconsapevoli della propria esistenza. Sono le ripetute esperienze dell’essere toccati, allattati, abbracciati, sorretti, contenuti che offrono la prima coscienza di esistere, di avere un corpo, dei bisogni,  un vuoto (fame- in giapponese kyo che durante un trattamento si riempie) ed un pieno (sazietà- in giapponese jitsu che si disperde).

Essere toccati, visti, riconosciuti, rispecchiati è dunque di vitale importanza per esistere a se stessi ed al mondo.

Ed il suo tocco, durante il primo trattamento, su di una parte di me  che io non riconoscevo come tale, mi aveva riportato alla consapevolezza dell’esistenza di parti di me che avevo dimenticato , relegato nel buio, che non conoscevo ma che erano proprio quelle parti di cui ero partita alla ricerca.

Inizia il viaggio meraviglioso dell’essere in relazione con quelle parti, un esserci dinamico in una danza in cui si è attori e registi del proprio paesaggio interiore: vuoti che si riempiono, pieni che si disperdono.. o meglio si indirizzano, luoghi  di vento,  calore che rende arsa la terra, sorgenti che zampillano, acqua che scava la pietra.. E poi respiri, sospiri, sorrisi, pianti, paure, gioia, dolore, rabbia….  La vita…

C’è voluta tanta dedizione,  senso di responsabilità, tantissima pazienza, determinazione, tanta tenerezza, tanto tempo, tanta fede.. per guardare, comprendere, riconoscere, accogliere ed integrare quel pezzetto di me e dopo di quello tanti altri.

Io ho trovato il mio specchio. Tutto questo ma non solo questo è per me fare e ricevere Shiatsu.

“ L’armonia è la scoperta del sé. È ritornare, recuperare le nostre parti perdute, rincasare.. Accorgerci che siamo già a casa mentre ne andiamo in cerca”

Marilena Ciancio – Operatrice Shiatsu
ciancio.marilena@gmail.com