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Il cristallino

“L’anima del cibo. Percorsi fra emozioni e coscienza”

"L'anima del cibo. Percorsi fra emozioni e coscienza"
Posted: 09/11/2014 alle 5:21 pm   /   by   /   comments (0)

“L’anima del cibo. Percorsi fra emozioni e coscienza” (Aracne) raccoglie ben 16 contributi di autori diversi che affrontano la “questione alimentare” da prospettive eterogenee quali la storia della filosofia, l’antropologia, la giustizia sociale e l’arte.

 

Nel libro, a cura di Alma Massaro, sono raccolti i contributi di Eleonora Adorni, Cristina Borgio, Guidalberto Bormolini, Alessandro Bruzzone, Giosiana Carrara, Francesco Ceccarelli, Stefania Consigliere, Mariagiulia Costanzo, Vichi De Marchi, Corrado Del Bò, Elena Irrera, Simona Langella, Clara Madaro, Elena Patrito, Agnese Pisoni, Lucia Portis, Eliana Quirico, Massimo Salani, Beatrice Sartini, Marco Volpe. Nella quasi totalità, i contributi sono stati presentati nel corso della giornata di studio dedicata a “L’anima del cibo”, tenutasi a marzo scorso presso il Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia e Geografia dell’Università di Genova.

Ne emerge dal testo una “mappatura” e  una conseguente focalizzazione dei principali signicati che ha oggi il cibo, ovvero l’atto in apparenza semplice e quotidiano del mangiare. Quale spazio deve occupare il cibo all’interno della scala di valori in base ai quali l’uomo si propone di orientare il proprio vivere? Questa come altre domande legate in particolare alla valenza etica di esso e al ruolo fondamentale nella vita dell’uomo e della società cercano risposta in questo libro.

Scelto da Rivistainforma.it perché: “Nella (giustificata) frenesìa odierna per il “food” è forse giunto il momento di riflettere sul “cibo”, sul suo ruolo sociale ed etico. La valenza accademica di questo prezioso libro non lo rende meno digeribile a chi finora ha preferito ricettari e monografie, anzi, è quasi d’obbligo per chiunque pensi oggi al cibo come fonte del benessere primario. Non possiamo non segnalare ne ilCristallino la riflessione profonda che questo libro comporta. Un modo, per i gastrosofi e non solo, per affrontare uno dei tempi più in auge, stavolta fino in fondo.”

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