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Bellezza

Cellulite: mesoterapia ed LPG

Posted: 07/06/2012 alle 2:54 pm   /   by   /   comments (0)

La cellulite è un inestetismo che affligge la maggior parte delle donne. Oggi sono molti i metodi per cercare di porre rimedio o, se non altro, contenere il problema: uno di questi è rappresentato dalla mesoterapia che da i risultati migliori se associata al massaggio manuale o meglio ancora all’ LPG

La cellulite o pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS)  è una sindrome degenerativa del derma ad etiologia multifattoriale. Il pannicolo adiposo cioè lo strato di tessuto presente fra la pelle e i muscoli subisce un aumento di volume localizzato a causa di alterazioni della circolazione venosa e linfatica con conseguente accumulo di scorie metaboliche che non vengono sufficientemente drenate. La cellulite si localizza  prevalentemente nella regione trocanterica e supero- laterale delle cosce. Si possono individuare principalmente tre stadi evolutivi, caratterizzati da una progressiva degenerazione del tessuto interessato:

– Fase edematosa: è la fase precoce, in cui prevale il ristagno di liquidi a livello tissutale e la cellulite si avverte solo al tatto. Può essere presente gonfiore e pesantezza degli arti inferiori.

– Fase fibrosa: a questo livello il problema è più ampio e coinvolge il tessuto adiposo. Già a questo stadio la cellulite è visibile (buccia d’arancia): il ristagno di liquidi e la cattiva circolazione producono un ”rigonfiamento” della cellule di adipe. A questo punto si formano piccoli noduli e il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità e diventa più rigido.

– Fase sclerotica: è il risultato finale del processo di degenerazione tissutale. A questo stadio i noduli risultano induriti e dolenti. La pelle presenta avvallamenti e gonfiori evidenti, che le conferiscono l’aspetto ”a materasso”.

Secondo il quadro patologico che prevale, la cellulite viene distinta in:

• Cellulite compatta: di manifestazione recente, in soggetti giovani, in buone condizioni generali, con muscolatura tonica. È il tipo di cellulite più frequente ma anche il più facile da curare.  Si presenta granulosa al tatto, aderente. Non subisce variazioni con la postura. E’ dolente alla palpazione. Localizzata prevalentemente nella zona supero-laterale delle cosce (trocanterica), nella regione del ginocchio e glutea.

• Cellulite flaccida o molle: forma più grave. Più frequente in persone sopra i 40 anni, con tessuto ipotonico o in persone che hanno repentini aumenti o riduzioni di peso. Si modifica con la postura (il passaggio dalla posizione distesa a quella eretta evidenzia la sua fluttuazione). Localizzata in prevalenza nella zona femorale delle cosce e nella parte superiore delle braccia. Più difficile da trattare, risponde dopo lunghe terapie.

• Cellulite edematosa: piuttosto rara, è l’ultimo stadio di evoluzione della cellulite Di consistenza pastosa, dolente al tatto si presenta soprattutto negli arti inferiori delle donne ( glutei ,bacino, piedi e caviglie) che presentano un aspetto gonfio e spugnoso, è associata ad un ristagno dei liquidi e ad un’insufficienza venosa (problemi di circolazione venosa e linfatica).

Fra i trattamenti per combattere la cellulite, la Mesoterapia si è dimostrata una metodica semplice e valida in quanto ripristina un buon circolo emo-linfatico e migliora le condizioni del tessuto alterato specie se abbinata ad un massaggio manuale o con LPG. Si tratta di inoculare con aghi molto sottili lunghi circa 4 mm, dal diametro di 27-30 G (aghi di Lebel), applicati ad una semplice siringa monouso, un farmaco, od una miscela di farmaci classici, fitoterapici od omeopatici a livello dermico (e non nel sottocute) con una inclinazione di 45° sulla zona interessata. Ogni inoculazione è pari circa a 0.1-0.2 ml di prodotto.

L’iniezione deve essere effettuata con movimento rapido. I farmaci iniettati sono in genere antinfiammatori, vascolari e lipolitici (es. carnicina lipolitica e aminofillina drenante). Il ricorso alla mesoterapia omeopatica ha ulteriormente ridotto già il bassissimo rischio di effetti collaterali indesiderati, rendendo il trattamento estremamente sicuro oltre che efficace. Le sostanze allopatiche sono diluite in soluzione fisiologica con aggiunta di anestetici. La mesoterapia omeopatica invece non prevede l’aggiunta al cocktail di anestetici.

E’ possibile la formazione di piccoli ematomi dopo le prime sedute, conseguenti alle numerose micropunture cutanee ed alla eventuale fragilità capillare. Questo effetto collaterale non lascia esiti e può essere agevolmente ridotto cospargendo più volte la zona trattata, nei 2-3 giorni post-terapia, con pomate adatte contenenti bioflavonoidi e rutosidi. Il paziente dopo il trattamento  è in grado di riprendere le proprie attività. E’ importante evitare il contatto per 24 ore con calze che possano cedere coloranti e produrre fenomeni irritativi secondari, così come l’uso di detergenti troppo aggressivi. Generalmente le sedute durano circa 5-10 minuti, e la loro frequenza dipende dalla situazione clinica della persona: solitamente dalle 10 alle 12 sedute a cadenza settimanale sono sufficienti per ottenere un buon risultato. 

Lucia Pagano – Medicina Fisica e Rabilitativa