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Bellezza

Truccate per piacere a noi stesse o per essere accettate dalla società? Eterno dilemma

Posted: 15/01/2013 alle 12:16 pm   /   by   /   comments (0)

Secondo un recente sondaggio, pare che circa il 67% delle intervistate usi il make-up per rendere più gradevole alla vista la propria immagine riflessa nello specchio.

Un gesto naturale mirato ad esaltare i punti cosiddetti “forti” del nostro viso, celando invece  quei difetti che proprio non ci piacciono.

Truccarsi ha origini antiche e, da sempre, ha svolto un ruolo importante non solo per l’ abbellimento estetico della donna, ma anche in quanto simbolo della propria identità personale. 

Del resto, l’Antico Egitto ce lo insegna: Cleopatra, coi suoi occhi bistrati di nero, riusciva ad incantare uomini e donne di tutte le età.

Manuali su come truccarsi in ogni occasione spopolano sugli scaffali delle librerie, video-tutorial caricati in rete da esperte che insegnano i segreti del mestiere, programmi televisivi: siamo circondati da messaggi pro-bellezza estetica.

Forse è per questo che il preconcetto stereotipato secondo cui le donne che non rinunciano mai al trucco, sono frivole e dotate di scarso intelletto, purtroppo vige ancora nella mentalità di alcuni.

Ma sarà davvero il sintomo di uno smisurato amore per l’apparenza, o semplicemente l’essere diventate “schiave” del trucco dimostra un’ insicurezza ormai insita in noi, bombardate come siamo in continuazione da immagini di donne perfette e inarrivabili.

 Sembrano lontani i tempi della classica “bellezza acqua e sapone” ammirata da tutti.

Eppure, se chiedete ad un uomo cosa siano un “primer” o un “blush”, nel 90% dei casi non saprà rispondervi.

Ciò la dice lunga sul fatto che, probabilmente, siamo diventate così “cieche” da non riuscire più a comprendere che sono i tratti distesi del volto, il sorriso, nonchè la dolcezza e la gentilezza ad arrivare dritte al cuore delle persone.

Prima di due labbra rosso fuoco o di uno sguardo tinto di nero.

 

Foto: tratta dal web